L’Aviolo è sempre uno spettacolo, a qualsiasi ora del giorno. In molti lo visitano anche nel pomeriggio, un veloce andata e ritorno prima della cena. Ma è la mattina che il lago dà il meglio di sè.
Consigliamo di partire verso le 9 o le 10, sebbene gli escursionisti più mattinieri ci direbbero che “a quell’ora abbiamo già fatto colazione due volte”. Innanzitutto trovare parcheggio a ridosso della partenza è più semplice. Ma soprattutto, ed è qui il vero vantaggio, i riflessi dell’acqua sono favolosi durante le prime ore della giornata: un azzurro intenso, limpido, che cattura la vista e non la lascia più.

Per sfruttare al massimo l’esperienza, una volta in cima, si può fare un bel giro intorno al lago (alcuni tratti non sono semplici, bisogna saltare tra i massi ma ne vale la pena per godere del panorama a 360°), per poi sedersi sulle rive, ai tavoli del rifugio Occhi o nel vasto spiazzo erboso che circonda lo specchio d’acqua, aprire lo zaino e spezzare la fame con la spongada di Formis.
Nota divertente. Immaginatevi distesi su un prato, mentre vi rilassate dopo la faticosa salita. Vi state abbandonando ai rumori della natura quando un suono vi riporta alla realtà. Un bambino che candidamente pone una domanda al rifugista: “Ma ci sono i pesci?”. Con la schiettezza che contraddistingue la gente di montagna lui risponde: “Probabilmente nel lago sì, ma qui nel prato no”.
Di seguito la mappa del parcheggio